Strisce sbiancanti per i denti

Uno dei tanti metodi di sbiancamento dei denti “fai da te” sono sicuramente le strisce.

Costi contenuti e semplicità di applicazione le rendono una delle procedure più scelte dai fanatici dei denti bianchi.

Si tratta di strisce contenenti perossido di idrogeno che vanno applicate sui denti una o due volte al giorno (in base al prodotto che si decide di acquistare) e che dovrebbero garantire risultati visibili già dopo i primi giorni di applicazione, sebbene debbano essere utilizzate per quindici giorni consecutivi.

I denti risulteranno più bianchi e, conducendo uno stile di vita sano, rispettando una corretta igiene dentale e cercando di ridurre il consumo di alcune sostanze che potrebbero macchiare i denti (quali caffè, tè e vino etc.), il sorriso dovrebbe restare bianco per un intero anno.

L’utilizzo di strisce sbiancanti è dannoso per i denti?

Questo metodo di sbiancamento, a discapito del fatto che sia rapido, comodo ed economico, non è interamente consigliabile.

Il perossido di idrogeno, ovvero acqua ossigenata, è una sostanza molto nociva per la salute e, durante la procedura, potrebbe essere facilmente ingoiata.

Le strisce, inoltre, smacchiano i denti solo se questi sono sani: carie, otturazioni e restauri dentali non favoriscono la riuscita del prodotto, anzi, in alcuni casi potrebbero persino rendere più evidente la differenza di colorazione tra la parte sana e quella già trattata.

Altro aspetto importante da tenere a mente è che le strisce agiscono solo sulla parte anteriore dei denti (da canino a canino), possono intaccare, indebolire e rovinare anche le gengive.

Alcuni tipi di strisce in commercio, contengono anche il biossido di cloro, un potente ossidante anch’esso pericoloso: utilizzato per la rimozione delle macchie, questo agente chimico molto aggressivo, porta alla corrosione dello smalto dei denti con effetti irreparabili per il sorriso.